La questione di genere e la cultura di tipo patriarcale rappresentano un tema profondamente urgente, irrisolto e quanto mai attuale all’interno della nostra società, che richiede un lavoro culturale, sociale ed educativo costante, volto a ottenere pieni diritti, uguaglianza ed emancipazione. Ma quale sistema di genere vige all’interno delle organizzazioni mafiose? Qual è il ruolo della donna all’interno delle famiglie e dei clan? Quali percorsi di emancipazione sono possibili per una donna nata e cresciuta in contesti mafiosi? Gli incontri, rivolti a ragazzi e ragazze di tre centri di aggregazione e due gruppi socio-educativi del territorio dell’Unione, sono stati volti ad approfondire il ruolo educativo della donna nelle famiglie mafiose, centrale nel trasmettere i valori costitutivi delle organizzazioni (onore, prevaricazione, violenza, sfruttamento). Attraverso laboratori teatrali, testimonianze e proiezioni condotti da Libera Bologna e dall’associazione teatrale Ca’ Rossa, le ragazze e i ragazzi hanno riflettuto sui pericoli insiti in una cultura di tipo patriarcale e di forte prevaricazione che rischiano di essere parte della loro stessa quotidianità, del loro modo di vivere il gruppo e il rapporto tra pari anche in un’ottica di prevenzione del fenomeno delle bande di strada. Progetto realizzato dall’Unione dei Comuni Savena-Idice in collaborazione con Libera Bologna e Ca’ Rossa, con la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze dei centri di aggregazione giovanile del territorio. Progetto realizzato in attuazione degli obiettivi previsti dall’art. 7 della L.R. 18/2016 con il sostegno della Regione Emilia-Romagna